ll 30 giugno si sono conclusi due anni di impegno come Board Director del Rotary International. E’ stato emozionante pensare che 30 anni fa ho iniziato il mio viaggio come rotaractiano nel club Anzio-Nettuno e dopo tante esperienze ho avuto la possibilità di sedermi nella sala del Board ad Evanston, guardando lo skyline di Chicago dalla finestra.
Sono stati due anni intensi in cui il Board ha affrontato temi complessi e sfidanti che riguardano il futuro del Rotary (i programmi pilota, il piano di azione ed il piano triennale strategico, l’adattabilità regionale) ma ha anche preso decisioni difficili che riguardano la governance dell’organizzazione. È stato un privilegio servire nel board sotto la guida di due grandi presidenti Jennifer Jones e Gordon McInally, che con stili e sensibilità diverse hanno saputo ispirarci e dare continuità al lavoro come sono certo faranno Stephanie Urchick e poi Mario Cesar de Camargo.
Un pensiero speciale a tutti i colleghi del Board, la diversità culturale, professionale, geografica ed anagrafica è stata un valore aggiunto che ha permesso di imparare uno dall’altro.
In questi due anni ho portato la mia esperienza, la mia visione, la mia idea di Rotary: un Rotary che deve raccontarsi attraverso le emozioni e che deve affermare con determinazione il proprio posizionamento nelle comunità locali ed internazionali.
Espressione di questo sono stati i due eventi che maggiormente hanno caratterizzato questa esperienza: l’Institute di Roma, al Centro Congressi La Nuvola, dal tema “Change means evolution” durante il quale ci siamo confrontati sul tema della capacità di adattamento e del coraggio del cambiamento non fine a se stesso ma funzionale al miglioramento dell’organizzazione e delle comunità che serviamo e l’evento "Time for Change" al Colosseo a Roma, serata di fundraising per la campagna di eradicazione della polio che ha visto la partecipazione di un cast di artisti stellari tra cui Annie Lennox, Mahmood e Nicola Piovani alla presenza di rappresentanti di tutti i partner della Global Polio Eradication Initiative, di Global Citizens e delle Istituzioni.
Grazie a tutti coloro che hanno condiviso e reso possibile questo meraviglioso viaggio.
Alberto Cecchini