Addio a Papa Francesco, il "socio più eminente" del Rotary

Papa Francesco

La scomparsa di papa Francesco, a poche ore dalla morte ancora impegnato, nonostante le gravi difficoltà di salute che lo affliggevano, nella sua attività pastorale, ha lasciato tutti costernati. Era nota la sua attenzione nei confronti del nostro sodalizio, più volte espressa, anche di fronte ai presidenti internazionali che aveva sempre accolto in sala Nervi o in Piazza San Pietro, e che purtroppo quest’anno non si è potuta tradurre, sempre per i problemi degli ultimi mesi, in quella visita dei rotariani e della nostra presidente internazionale che era in preparazione ed era tanto attesa da tutti.

Il Rotary è un’istituzione laica, neutrale ed equidistante rispetto alle scelte religiose dei suoi membri, ma proprio per questo non può che essere particolarmente sensibile, senza alcuna preclusione o precomprensione confessionale, a ogni esempio eminente di difesa e di pratica dei valori umani più profondi. E Jorge Mario Bergoglio di quei valori è stato un modello luminoso.

La sua insistenza sull’importanza della solidarietà e del servizio nei confronti dei più vulnerabili, lo sforzo nel prendersi cura di tutte le "periferie" della società, il lavoro indefesso per promuovere lo “sviluppo sociale e comunitario” quale elemento essenziale di un mondo più giusto e sereno, l’ideale della pace sempre intensamente invocato e perseguito, la dignità umana come punto di riferimento imprescindibile per ogni azione costituiscono altrettante componenti del suo impegno che risuonano in maniera intima e intensa con gli ideali che sono alla base del nostro sodalizio.

Una consonanza non esterna e occasionale, e che si è concretamente palesata in una adesione dell’allora arcivescovo di Buenos Aires al primo Rotary Club della capitale argentina, avvenuta nel luglio del 1999. Bergoglio scriveva, alla nomina di membro onorario “di questa prestigiosa istituzione”, una lettera in cui si rivolgeva così al presidente: “la ringrazio profondamente per questa gentilezza, felicitandomi nel contempo per l’importante lavoro che svolgete per il bene della comunità”.

È scomparso il socio più eminente nel Rotary. Come governatori italiani, esprimiamo la nostra gratitudine per il suo esempio e la sua opera e ci associamo commossi al cordoglio di quanti, di qualunque fede, condividono i suoi ideali.

Pietro Belli per il Distretto 2071 e i governatori degli altri 13 distretti italiani